...giiiiira e spera...

Ne ho avuto la conferma ieri. Sono gay fin dall’infanzia, è genetico. Altro che componente ambientale, padri assenti, madri troppo presenti, ho la finocchite nel DNA. Ok, la cosa non mi stupisce, ma il viaggio tipo Milano-Roma nel weekend (in realtà era un Parma-Salerno, e non eravamo in due bensì in quattro/cinque) è stato illuminante. Durante le estenuanti ore di guida la compagnia si risvegliava solo al suono celestiale delle sigle dei cartoni animati che hanno allietato la nostra infanzia. Essendo tutti più o meno coetanei condividevamo un humus fininvestiano (e quindi tanta Cristina D’Avena) ed è stato bello rituffarsi nelle atmosfere anni 80 cantando in coro Magica Emi o Occhi di Gatto. Poi però partiva una Holli e Benji, e ancora ancora tenevo il passo… il cd non forniva molto altro, ma a cappella si è continuato…i Puffi, Memole, gli Snorky…e poi come un macigno una serie di Ken, Cavalieri dello Zodiaco, Daitarn e altri di cui ignoravo l’esistenza e le fattezze… ok, da piccolo le mie ditine non si allontanavano dal tasto numero 6 del telecomando (o 1 quando riprogrammai i canali mettendo i Fininvest in pole position, che testa…), ma mi sono accorto che anche sui canali nazionali di cartoni per maschietti ne ho visti ben pochi… per non parlare dei giochi in giardino (mai un tiro al pallone, ma tanti tentativi di azzeccare la battuta alla Mila che facesse diventare ovale la palla prima di sparire per qualche secondo…attack!)… e quando la musica si abbassava i discorsi cadevano ripetutamente su calcio (reale o fanta- che fosse), basket o altro… e il fatto che fossimo a cinque minuti da Pompei non ha indotto nessuno a proporre di visitare le meravigliose rovine… e beccando (EVENTO) Vogue in radio il guidatore di turno ha rapidamente fatto zapping in cerca di altra musica… insomma un estenuante scontro dei miei capisaldi contro i loro… tutto sommato un gran bel weekend, ma ora ho tanta, tanta voglia di leeeeeiii (Alby, ovviamente!).