Farò coming out: non sto seguendo il festivàl.
Ci ho provato la prima sera, ma ho resistito poco. Ieri un provvidenziale impegno, e così ho potuto vedere solo l'ultima mezz'ora.
Perchè un altro post sanremese quindi? Forse perchè ho capito qual è il senso della kermesse tanto odiata/amata/chiacchierata: intrattenere il pubblico omosessuale e sensibilizzare contro l'omofobia.
Sua Pippità meglio di tante arcigay e parate del pride, insomma.
Andiamo per punti...
- Icone: ogni anno non mancano sia tra i partecipanti che tra gli ospiti. La Marcellona e Milva l'anno scorso. La Bertè e Mietta quest'anno. Sì, Mietta è un'icona. Non l'avrei mai detto, ma in un sondaggio di popkorn.it aveva sbaragliato le concorrenti se non mi confondo... E tra le ospiti, beh con Giorgia e la Mannoia mette d'accordo Scania e Penelope Pitstop!
- Vallette: chi non le associa a Gira La Moda?!?
- Cantanti: sarà anche una questione di numero, ma qualcuno orizzontabile lo si trova sempre. C'è chi apprezza la Meneguzza, chi preferisce il figlio dei Pooh, io personalmente ho addocchiato uno dei preti della squadra di calcio vaticana, si può dire?
- Canzoni: per l'intrattenimento della comunità gaya Sanremo negli anni ha elargito perle quali Batte forte, Dimmi come, Maledetta primavera e Montagne verdi. Mettiamoci pure Le mille bolle blu, che un po' di autoreferenzialità non fa mai male. Per sensibilizzare il pubblico hanno addirittura strizzato la Tatangelo in modo che sembrasse che cantasse con le tette (elemento catalizzatore per il target da sensibilizzare) e poi le hanno fatto cantare del suo amico con cui si pettina la sera prima di mettergli lo smalto.
- Canzoni II: gli ultimi due brani della seconda serata meritavano davvero, prima Cammariere con la poesia del suo pianoforte. Poi Valeria Vaglio. Chiambretti fa una battuta su un pronome femminile nel testo e annuncia "un amore saffico". Di quello si tratta. Ma con quale facilità ne parla. In fondo si tratta della classica canzone "mi manchi tanto/com'era bello quando stavamo insieme/quante trombate". Nulla di strano, se non fosse che invece di un lui è una lei ad interpretarla. Standing ovation. Gli stereotipi tatangeliani sono lontani, almeno di 30 anni, peccato che siano lontani anche nella scaletta del festivàl...
- Canzoni III - Plagi: la passione gaya per la musica melodica italiana (o per la musica in generale) è risaputa. Quale gioco migliore quindi di trovare le somiglianze tra le canzoni del festivàl con vecchi hits? Grazie a questo giochino malefico la Lory ha dovuto salutare la gara, ma per non perdere l'audience dei suoi fans Sua Pippità la invita a partecipare comunque alle prossime serate. E al TG2 addirittura si sono spinti oltre:
--Toto Cutugno quasi Last Xmas degli Wham
--Mario Venuti quasi Sei nell'anima della Gianna
...e poi Lei, l'immancabile presenza in ogni raduno gayo o pseudo-gayo che si rispetti:
--Eugenio Bennato quasi...
mercoledì 27 febbraio 2008
Gayo Sanremo?
lunedì 25 febbraio 2008
...Para rara rà!
domenica 24 febbraio 2008
E non è un omaggio a Sanremo!
La nuova veste grafica, intendo... non è un omaggio al festival!
E che fine ha fatto il pullman di Priscilla? C'è ancora, è in fondo alla pagina...
sabato 23 febbraio 2008
E' uno di quei giorni che...
...ti viene da cercare il tasto FF o skip... Ecco alcuni highlights di questo sabato minoso:
- è sabato e devi comunque (per scelta) svegliarti alle sei. Ovviamente durante la notte non riesci quasi a chiudere occhio.
Occhiaie da panda.
- decidi di fare la fotografa d'assalto, per immortalare la vita della tua città e alcuni scorci caratteristici. Ovviamente c'è una nebbia da 6 morti sulla A21 (pace all'anima loro).
Tina Modotti la farò la prossima volta.
- stai già odiacchiando un po' il mondo e cammini facendo considerazioni sullo stato da favelas in cui versa la città che ami. Giusto in quel momento li scorgi: due compagni di università che non vedevi da tre anni, allegri, sorridenti, si fermano per i saluti di rito mentre si tengono mano nella mano. "Sai cosa stiamo andando a fare?" "No, non potrei indovinare..." "Dobbiamo fare le pubblicazioniii! Ci sposiamo a maggio!!!".
Ho un'idea su dove ficcare tutti quei punti esclamativi...
- finalmente apre la libreria dove vendono i biglietti per il teatro, sei riuscita a battere sul tempo le sciure impellicciate, già ti pregusti lo spettacolo canticchiando 'La vie en rose' tra te e te. Ovviamente restano solo quattro posti, a visibilità ridotta. E a te ne servivano cinque.
Brava, proponi alle colleghe di andare a teatro anche la prossima volta...
- raggiungi la venditrice di case con cui hai appuntamento. Una manciata di appartamenti da vedere, ma uno solo che ti ha ispirato per la descrizione. Potrebbe essere Lei. La tua casa, quella che ti dice Welcome non appena ne varchi la soglia e che al solo sfiorarla ti offre le sue pareti come gambe pudibonde. Peccato che "quell'appartamento non potremo andare a vederlo, è stato venduto ieri".
Potrei schiacciarti tutti i brufoli che nascondi sotto 13 strati di fard, cerone e malta, laida chiattona, se non fossi una signora...
Dopo una giornata così cosa resta da fare?
Affidarsi alle morbide braccia di Morfeo (il massaggiatore del paese) e sperare in bene, perchè come canta l'impareggiabile Ornella domani è un altro giorno...
...e se proprio domani non fosse un gran giorno... lunedì... pa pa ra pa pa pa raaaa... inizia!
lunedì 18 febbraio 2008
Piatto ricco...
sabato 16 febbraio 2008
Storia della musica bresciana
Ecco, un'altra vittima del download illegale e della disaffezione dei bresciani verso il centro città.
Quanto tempo passerà prima che venga trasformato nell'ennesimo negozio di ninnoli di dubbio gusto e utilità? Certe domande non hanno risposta, così come certi eventi evocano ricordi e muovono qualcosa dentro.
Per comprare un cd in città ora vi è una sola e unica opzione: Ricordi in Corso Zanardelli. Ma una ragazza che con la musica ci ha vissuto, e tuttora ci campa, non può non ricordare che non è sempre stato così. Anzi.
Botticini
Fu il primo a chiudere, era il vero vecchio, caro e muffoso negozio di dischi. Alle pareti, sopra gli scaffali di legno che contenevano i vinili, erano state montate delle antelle metalliche porta musiccassette, e in seguito porta cd. Impossibile trovarvi l'ultima novità. E l'impressione era che chiedendo un qualunque hit ci si ritrovasse con una cassettina di Pupo nella sportina o un 45 giri dei Ricchi e Poveri.
Fece una grande svendita, e la vostra Mina ci comprò You can dance di Madonna in cd. Ricordo che con mille lire in più un nastro dei R&P sarebbe stato mio, ma allora schifavo, che scema...
La Standa
Al primo piano (o era il secondo?) della Standa c'era un angolo dedicato ai dischi. Anche qui i cd hanno fatto solo una comparsata prima della chiusura dell'esercizio. Era giusto un angolo di un grande magazzino, ma quanto tempo ci ho passato a manipolare copertine e sognare ad occhi aperti sulle prossime destinazioni delle paghette settimanali.
Qui la vostra cantante esiliata comprò The immaculate collection di Madonna. Da tempo puntava la versione in vinile con doppio disco. Poi scoprì che alla stessa cifra avrebbe potuto avere la qualità digitale e la scelta fu presa. Scema, quanto varrebbe adesso quel vinile!!
Open Zone
Penultimo piano del Coin. Un vero negozio di cd. Novità dal mondo, totem per ascoltarli. Un piccolo angolo di paradiso. E personale qualificato. Merce davvero rara. Quante ore passate in compagnia di amici e amiche tra quegli scaffali. Quanti accordi del tipo "Io prendo questo, tu quello e poi scambio e cassettina!".
Serbo ancora il ricordo della ragazza occhialuta che mi fece riscoprire Sarah Vaughan e conoscere Dee Dee Bridgewater, Oleta Adams e Billie Holiday.
Fu il primo posto in cui comprai tre cd nello stesso pomeriggio. Sensazione di potere.
Poi chiuse e riaprì di fronte alla chiesa di San Francesco. Ma si capì subito che si trattava di un accanimento terapeutico contro un paziente morente.
Iperdue
Il monolite della musica. O così sembrava. A Brescia era il punto di riferimento. Stava dove ora regna sovrano Ricordi. Buio, scuro, al piano interrato. PortaCD da quattro, come mai più ho avuto modo di vedere. Una scheda dove collezionare i timbri con la panciuta 'i' per ogni cliente. Ogni dieci timbri, un cd omaggio. Una raccolta più ambita di quella delle porcellane Barilla o dei Mulini Bianchi.
Qui i ricordi sono davvero tanti. Dal cd cantato da Kim Basinger trovato per caso, alla cassetta cambiata con un cd nonostante non fosse stata comprata lì.
Una menzione d'onore per le commesse. Tanto nere di un misto di abbronzatura e fondotinta da scurirti la mano solo dandoti il resto. E soprattutto galline. Chiedendo un cd di un'allora sconosciuta Mary J. Blige, una di loro riuscì a rifilare un disco di tali Faith Mary Evans.
"Ma credevo fosse una donna, sulla copertina c'è un uomo, sei sicura?" "Certo, a cantare è una donna, l'ho ascoltato io. FI-DA-TI".
Liberty
E' sempre stato un piccolo negozio, in una zona di passaggio. Ma mai solo un negozio di musica. Per un periodo è stato il videonoleggio più gettonato della città, poi ha sostituito i cd in vetrina con gadget e calendari. Ma non è riuscito a sopravvivere.
Qui la vostra Mina non soleva fare acquisti, per l'angustia degli spazi, sapete com'è. Ma un ricordo è legato a questo posto: fu il primo a realizzare una sorta di escamotage legale per noleggiare cd. Tanto legale poi forse non era, dal momento che la cosa durò poco.
Ivi noleggiai Music Box di Mariah Carey. Ora che ha chiuso mi riascolterò quel cd. Lacrime preparatevi...
Ricordi
Pochi ricordi, solo un po' di cazzeggio. Ormai la vostra Mina era diventata motorizzata (e poi masterizzata, anzi masterizzatrice) e quindi si poteva muovere verso altri lidi, ove il supporto musicale non costasse come una primizia a Natale. O verso Milano, dove la scelta palesava quanto fossimo provinciali.
Di certo ci ho comprato qualche cd a 5€ di vecchie glorie nazionali.
E oggi?
Quello che più mi manca è l'emozione del momento della scelta. La musica era un bene desiderato ma costoso. Un piccolo sacrificio si nascondeva dentro ogni custodia di plastica. E con lui la gioia o la delusione. Insomma, di cd sbagliati ne abbiamo comprati tutte, o no?! Ma tanto più veniva sofferto, quanto più veniva vissuto quel cd. Li so ancora tutti a memoria. E sono tanti. Riconosco ancora il cd dal carattere sul dorso, senza bisogno di leggerne il titolo. E' una forma di feticismo forse, me ne rendo conto. Da questo ad annusare calzini pensate che il passo sia breve???
domenica 10 febbraio 2008
Lezioni di fitness - #3 - Il galateo negli spogliatoi
La presentatrice parla di "DOs" and "DON'Ts" (ovvero cose da fare e cose da non fare). E i due protagonisti sono molto gradevoli!
Locker Room Etiquette
E voi, che consigli di bon ton volete dare?
;-)
mercoledì 6 febbraio 2008
Markètting e comunicazione 2
Circa un anno fa vi coinvolsi in un'analisi di un simpatico caso di comunicazione non convenzionale. Si trattava della campagna ad opera di tale Ivan, denominata "Superdotato per donne".
Oggigiorno il consumatore deve essere avvicinato con ogni mezzo, e l'obiettivo è coinvolgerlo, divertirlo, emozionarlo. Creare una community. E in questo modo farlo sentire attivo, importante e soprattutto ascoltato. Solo in questo modo una marca, un prodotto, può ottenere la chiusura del cerchio, il feedback del suo consumatore.
Come nelle migliori delle campagne di comunicazione anche in quella di Ivan si è arrivati a chiudere il cerchio, raccogliendo feedback delle consumatrici.
Per alcuni prodotti i feedback sono talmente positivi e poetici da ispirare la successiva campagna.
Per altri no.
lunedì 4 febbraio 2008
Amici: ahrahrahrah!!!
Lo so, lo so, lo so... non aspettavate altro da me, se non una ricca e succulenta cronaca dettagliatissima della serata!
I Bianchi sono composti dai cantati Simonetta [alias Bambola Assassina], Roberta [Aretha F.], Pasqualino [Paky... come pachiderma o pomodoro di Pachino, a voi l'ardua sentenza] e Giuseppe [Jocker] e dai ballerini Giulia [Iveco], Susy [laBambolina] e Antonino [Miii...masculo sugno!]. I Blu sono composti dai cantanti Maria Luigia [per gli amici Gigia, per i nemici Gigia], Cassandra [Oh Bice, che ddice! Maremma Maiala!], Marta [...non perveuta, come Aosta: tutti sanno che c'è ma nessuno la caga! Nemmeno Giugliacci!] e Marco [Scusssa!], dall'attrice Marina [laLucianina erede della grande Luciana Littizzetto, segata alla prima puntata!] e dai ballerini - ehm ehm... ine - [scusate un po' di tosse] Gennaro [sono figa, sono bella, sono figamodella!... nei tuoi sogni, cara!] e Francesco [Lisa dagli occhi blu...].