domenica 30 luglio 2006

My Best Friend's Wedding



Cosa succede quando la vostra migliore amica si sposa?...

E' quello che mi sono chiesto ieri quando la mia migliore amica ha detto il "fatidico Sì" davanti all'altare...

E' sempre stata bella (certamente più di me) ed ha sempre avuto più successo con gli uomini (quasi quanto me!) e alla fine eccola salire all'altare, accompagnata dal padre sulle note della marcia nuziale, stupenda, unica... una dea scesa dall'Olimpo (non come Pollon, diciamo più come Venere...).

All'altare lui, bello nel suo abito scuro, austero nei modi tipicamente inglesi... un sorriso quando vede la sua compagna entrare in Chiesa...

Il pensiero e lo sguardo di tutti sono rivolti a lei, alle sue movenze, alle sue parole, chi è semplicemente interessato al vestito o alle scarpe, chi la ammira come fosse una presenza angelica... Io sono lì, la vedo entrare, mi guarda e mi sorride, ci scambiamo un "bacino a distanza" mentre avanza nella navata... mi volto e guardo lo sposo, gli faccio segno con il pollice come a voler dire: "Oggi sei l'uomo più fortunato del mondo"....

La cerimonia inizia e vengo assalito da una strana sensazione... non è tristezza, è più un vuoto... una lacuna... i motivi sono molteplici e il mio "cruccio" è che non riesco a capire se sono giustificati o no...

Il matrimonio rappresenta un distacco?!? Saremo amici come prima o il matrimonio cambierà le carte in tavola?!?

Potrò mai un giorno avanzare mano nella mano del mio compagno(non parlo in Chiesa, ovviamente), guardarci negli occhi e dire il "nostro Sì"?!? Sono un uomo e quindi non sogno l'abito bianco, ma il sol pensiero di poter vivere un giorno da protagonista come quello che ho vissuto ieri da semplice spettatore, mi riempie di gioia! Sarà mai possibile?!? Potrò condividere questa mia gioia con i miei amici, i miei parenti... forse non capiterà mai... forse la mia migliore amica non potrà mai guardarmi camminare nel mio bell'abito nuovo, non mi potrà mai dare un "bacino a distanza" e non potrà rivolgersi al mio sposo e pensare: "Oggi lui è l'uomo più fortunato del mondo perchè sta per sposare il mio migliore amico..."

Tra una lacrima e l'altra mi congedo con una frase a me molto cara di un grande scrittore:

...Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi... -Ernest Hemingway-

Claudio C., in arte la Bridget


2 commenti:

laKidman ha detto...

Scusate ma tutta questa voglia di cerimonie non mi appartiene.
Se si vuole (giustamente) festeggiare l'unione col proprio partner, l'occasione la si può trovare comunque: per es. quando si va a vivere assieme, o si celebra "l'anniversario".
Una bella cena con amici e parenti, o altro per chi ha un minimo di fantasia.
A che serve un'evento particolare, slegato sia dalla vita quotidiana che dai ricorsi simbolici segnati sull'agenda?

Poi, cara laShania, mi sembra che butti nel discorso un po' di tutto, dalle adozioni alla monogamia... passi dal "peccato che non mi sposo" al "peccato che non sono etero".
Anch'io non ho scelto il mio orientamento sessuale, ma almeno gli eventi non mi hanno portato su strade di finta eterosessualità o similari. Mi sono accorto abbastanza presto di cosa mi piaceva, ho perso qualche anno (ma non troppi) a reprimermi, e infine ho avuto modo di esprimere i miei sentimenti con altri ragazzi: quindi mi ritengo fortunato.

Quello che manca a me è il partner, punto e basta.
Poi le occasioni per festeggiare le troviamo o ce le inventiamo.

Amministratrice ha detto...

Ok laShania, ora è tutto più chiaro... però non capisco che problema c'è nel non poter scegliere se una delle due opzioni cmq non è interessante... sorry, hai detto che è una questione di idee tue, quindi non insisto.

dopo le ferie avvio la selezione per il mio nuovo Mr. ... ve lo ricordate che fine ha fatto l'ultimo cretinetto? era in bagno e mentre si ossigenava di nuovo i capelli s'è intossicato con i vapori...

Bernadette