venerdì 27 gennaio 2006

Pretty woman o American gigolò?


Caspita dopo la rivelazione della amica della Kylie non mi stupisce più nulla, nemmeno quello che mi è successo stasera in chat: un mio ammiratore segreto mi ha offerto dai 3000 ai 4000 euro per una notte di sesso con me! Ma per chi mi ha preso per una marketta?
La vita riserva sempre 1000 (€) sorprese, ma la cosa che più mi ha stupito è che ho rifiutato!!!! :(
D'altra parte lo sapete che sono una ragazza di sani principi e all'antica, un cuore semplice, una lady Diana che si prodiga per l'eliminazione delle mine anti-uomo.
Ora la domanda che mi pongo è: nel caso avessi accettato sarei stato più un Julian Key (Richard Jere) di American Gigolò o una battona di strada come Jiulia Robets?? A voi la risposta...


11 commenti:

laKidman ha detto...

Marketta... chiedi 5000€, e puoi chiudere a 4500€. Se prendi una Audi significa che l'affare è concluso, anche se un Mercedes fa più battona.... Pensaci!
lot of sex
laKidman

Amministratrice ha detto...

Mie care, entrate anche voi nel vostro profilo e aggiungete il link a una vostra foto. Tutto questo ci permetterà di visualizzare la tenera fanciulla che è in noi.

laKidman ha detto...

mmmazzza che bbona laKylie!!!

laMina ha detto...

Kylie..non hai più commentato la visione (decisamente una bella visione!) dei cowboy in love, e io che attendevo con trepidazione un commento di Charlotte (nulla togliere a Kylie, ma Charlotte mi sa di più portata per attività intellettuali, quando indossa gli occhiali poi, uh!), e invece...
Firmato Carrie che vive ancora con le vallate del wyoming negli occhi..e non vede l'ora di leggersi il breve romanzo!

Anonimo ha detto...

carissima Carrie, il film mi è piaciuto, intenso e coinvolgente. Le riprese del paesaggio sono mozzafiato e alcune scene sono davvero spettacolari (quella del loro primo approccio nella tenda ad esempio, o quella del primo bacio dopo i primi anni di separazione - un istante prima che la moglie li becchi-)
In generale tutto il racconto di questa relazione è emozionante.
Nota negativa: non sono riuscito per nulla a provare simpatia per Ennis, il biondone, che ai miei occhi appare solo come personaggio negativo. Negativo in modo talmente distruttivo da impedirmi di sentirlo in qualche modo vicino. Insomma, al di là delle giustificazioni (più che esplicite) che si hanno per comprendere il suo comportamento, rimane per me un uomo chiuso, vuoto che (volente o nolente) devasta chiunque ha la sfortuna di avere a che fare con lui (figlie comprese, almeno fino a un certo punto). Non fa assolutamente nulla per impedire la devastazione e, soprattutto, non interagisce con l'altro (nel senso di altro da sé) con coscienza e considerazione dello stesso. Per questo io sono arrivato a chiedermi se un sentimento come il suo, per Jack, potesse essere comunque definito amore.
Anche io leggerò il romanzo, comunque.
E ora chiedo a te, Carrie, quali sono state le tue impressioni :-)
Firmato Charlotte, che sbatte le ciglia dietro i suoi nuovi radical

laMarketta ha detto...

che dite della mia immagine? eh eh

laMarketta ha detto...

uffa, un pò piccola...cercherò di rimediare!

laMina ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
laMina ha detto...

Di un film di solito mi resta in mente un aspetto, credo che il mio cervello dedichi ad ogni pellicola un limite di bit. E quindi la storia (soprattutto – anche se per quella dovrei preferire sempre i libri), piuttosto che le scene, la musica o un personaggio.
Mi colpisce accorgermi giorno dopo giorno che di Brokeback Mountain mi è rimasto dentro molto di più. All’uscita del cinema (Sociale, sopra a tutti e soprattutto) mi aveva indotto un mood indefinito, poi alla mente hanno iniziato a riaffiorare singole scene che emergono da due ore di immagini lente e campi lunghi con un’energia incontenibile, uno squarcio…guarda caso le stesse scene che nomini tu, oltre alla poesia delle camicie…per vent’anni una ha nascosto l’altra per custodirla, fino alla fine dei giorni i ruoli si scambiano e sarà la seconda a proteggere la prima e il ricordo di qualcosa non consumato se non solo in parte.
Non voglio invece giudicare Ennis con gli occhi di gay contemporaneo, utilizzo come schermo al giudizio l’epoca, il luogo e l’esperienza da lui vissuta… Piuttosto mi chiedo se si possa definire amore qualcosa nato e vissuto (tra silenzi) per un mese e poi, dopo una pausa di quattro anni, ripreso per tre miseri appuntamenti annuali. L’amore non si pesa con una bilancia, ma anche la quantità conta (come le dimensioni cazzoooo, NdA –nota di alby), e serve a passare dalla sfera del sogno e del desiderio a quella della realtà. E il mio dubbio vale per Ennis, ma soprattutto per Jack: nonostante le certezze sulla sua natura, il coraggio per mettere in gioco la sua vita con Ennis (o con un altro…) non riesce ad andare oltre alla fantasticheria, tanto che i suoi genitori ne parlano come dei sogni e vaneggiamenti di un bambino. Eppure la vicenda inizia sì nel ‘63, ma prosegue per vent’anni, anni in cui le cose sono cambiate… L’autodistruzione è forse la forza motrice della storia, il rimpianto e il rimorso le briglie che ognuno utilizza per costringere i desideri a restare tali e per vivere nell’insoddisfazione pur continuando a sognare e ad addurre a cause esterne i propri stati d’animo…
…ok non andiamo sul personale, che ormai le pieghe sulla mia fronte sono autostrade e troppe sigarette poco fumate si accumulano a fianco del portatile…indossiamo una robetta con mille strati di tulle, le Manolo e via a riossigenare il cervello con un po’ di shopping!

Anonimo ha detto...

Per lacarrie
mi ci è voluto un nanosecondo ad individuarti... bello il blog, anche se al lavoro non ho modo di girarlo con calma. un bacio, complimenti a tutti
scusate se rimango anonima, non è per privacy, ma solo per totale mancanza di fantasia che non mi permette di trovare un nick decente....

laMina ha detto...

Grazie anonima...finalmente una vera donna nel blog (si, girls, una di quelle con le tette...più o meno, eheh!)!!!
Torna quando vuoi, appena puoi, mi casa es tu casa, e di cassate qui ce ne sono sempre di nuove...
Bacio, a te e alle altre...