lunedì 3 aprile 2006

Rondini e onanismo cerebrale...


Uffa, è di nuovo lunedì…
E la nenia settimanale riprende, e la vostra Carrie inizia come sempre a pensare al prossimo fine settimana, sarà danzante, artistico, godereccio o di gite fuori porta… e il pensiero di quelle poche ore che in essemmessese contraggo in wknd mi da quel picco di energia necessario per sopportare le piccole e grandi noie di tutti i giorni, e se il lunedì le occhiaie la fanno da padrona, il mercoledì spesso un’uscita da una sferzata alla metà settimana, il giovedì si pensa al venerdì e il venerdì, beh il venerdì I can’t wait…
E proprio mentre questo circolo (vizioso? virtuoso?) sembra fatto per riproporsi all’infinito e il corpo quasi si è assuefatto a questa curva dell’interesse e dell’adrenalina con periodo pari a 7 gg, basta un nonnulla per incrinare quell’apparente equilibrio che oltre che instabile è – almeno per la mia natura – estremamente innaturale.
Un foglia che cade o un nuovo getto che verdeggia su un ramo secco, un conoscente che si scopre aver dato un taglio con tutto per lasciare al bancone del check-in vecchie paure e abitudini per iniziare, appena sorpassato il metal detector, una vita in cui l’unica certezza è rappresentata da quel pezzo di carta nella mano col proprio nome stampato insieme ad una fila, un numero e una destinazione. Persino una rondine…non fa primavera, lo sappiamo, ma se lo spirito è già (in)disposto basta quella per slegare la fantasia e lasciarla volare dietro un paio d’ali (in fondo è sempre la rincorsa di un uccello a muovere la fantasia!), e una mente senza briglie pensa a una vita senza orari, senza lunedì o altri nomi che tentino di fermare, dividere, nominare e incasellare il tempo…ma tempus fugit…e invidio il pittore che trascorre le ore osservando una tela o una cattedrale illuminata dalla luce del sole in diversi momenti di diverse giornate e vuole con tutte le forze rubarne il segreto per imprimerlo con pennello e colori, o il poeta in cerca della frase perfetta, o lo stilista che sogna il tessuto ideale per la futura creazione, o lo sceneggiatore che venderebbe un rene per scrivere un nuovo will & grace o sex & the city…insomma chiunque non sia tenuto a ripetere le stesse azioni ogni giorno…anzi, ancora più a fondo, invidio chi è soddisfatto di quel che sta facendo e vivendo…
Poi per fortuna torna lo scudo del cinismo che porta a chiedermi se quel tipo di soddisfazione non è altro che una delle tante invenzioni delle fiabe, riprese poi da abili mestieranti della letteratura, del cinema e della tv per sfruttare sentimenti ed emozioni…ma un dubbio Carrie-atico rimane… è giusto vivere pensando al fine settimana o quando questo accade è il caso di mettere la parola fine al tipo di settimana che stiamo vivendo?


4 commenti:

laMarketta ha detto...

cara Carrie,
sono commossa. Il tuo post mi fa venire voglia di buttare i maglioni pesanti (ormai cammminano da soli) che mi hanno accompagnato quest'inverno e proiettarmi verso nuovi lidi, sia lavorativi che di divertimento.
Propongo un week end lungo ad Amsterdam che dite? volano anche la le rondini?

laKidman ha detto...

Carissima Carrie,
semplicemente unica Carrie.
Con un post di Charmediane dimensioni esprimi degli stati d'animo con grande efficacia.
Ti propongo uno spunto per le tue riflessioni. E' davvero alla vita degli artisti che possiamo ispirarci per quella libertà che sentiamo mancare? Se non avessimo orari, ne uffici, ne scadenze, saremmo in grado di non ripetere azioni, schemi, abitudini?
Non possiamo trovare la nostra dimensione anche all'interno delle occupazioni quotidiane?
Nell'abitudine con cui partecipi a questo blog, molto vivo ma comunque limitato, standardizzato e incasellato, spero tu possa trovare comunque un piccolo spazio di espressione.

Lot of Love
Nicole

laBridget ha detto...

Carissima, ti dirò la mia opinione e in quanto tale non va presa come assioma della vita vissuta, bensì come un qualsiasi altro teorema che prevede le sue utili e sempre presenti eccezioni che confermano la regola...
Hai fatto un bellissimo riferimento a Monet e alle sue stupende opere "Il ciclo della Cattedrale", nel quale dipinge la stessa cattedrale all'alba, al meriggio, al crepuscolo e a sera appena inoltrata... (Sono un estimatore dell'arte di Monet!!!).
Tu dici quanto sia bello potersi ispirare alla vita di un artista, dipingere "an plain air", vedere il mutare delle cose nel corso del tempo (anche solo di una giornata)... ma poi... credi che per Monet nn sia esistita la routine?!? credi che la sua vita sia stata rose e fiori, senza standardizzazioni, senza imposizioni, senza regole?!?!? assolutamente!!! la vita richiede degli standard, delle regole, la vita ci presenta una sua routine inevitabile e dettata del tempo che passa inesorabilmente... spetta a noi (uomini, donne, ragazzi, ragazze, bambini...) fare in modo che la routine, i clichè, le monotonie, le abitudini non diventino tali... troviamo qualcosa di nuovo in ogni cosa che facciamo, guardiamo alle solite cose con occhi diversi, viviamo le stesse identiche cose di tutti i giorni come se fossero la prima volta che le viviamo!!! Allora sì che smetteremo di vedere il nostro posto di lavoro, la nostra casa, la nostra famiglia, i soliti posti, le solite persone, le stesse cose sempre con gli stessi occhi... potremo iniziare a guardare oltre, a scoprire il bello - e a volte anche il brutto - di quello che ci sta dietro...
Credimi Carrie, anche le rondini vivono la routine di dover tornare ogni primavera nella nostra bella Europa, ma chi ti dice che la rondine che un anno fa ha fatto il nido sotto il tetto di casa tua, ora non si trovi a fare il nido da qualche altra parte... non so se sia così, non sono ornitologa (anche se di uccelli me ne intendo abbastanza...), ma è bello pensare che ogni rondinino che nasce potrà combattere la standardizzazione imposta da madre natura della migrazione primaverile e autunnale, svernando ogni anno in un lido diverso...
Non smettere di vivere la tua settimana che stai vivendo, bensì CAMBIA IL MODO DI VIVERLA...

Vi voglio bene ragazze... Bacioni e grazie per la bella serata di sabato....

Ps: a miei spese ho imparato a vivere con la filosofia "domani è un altro giorno, e quindi affrontiamolo nel migliore dei modi: sorriso in faccia, trucco, parrucco, tacco del 13 e via!!! Mai farsi trovare impreparate nel bene e nel male della vita"....

laKidman ha detto...

Lo diceva anche Tata Francesca, che si truccava prima di andare a letto dicendo: "metti che nella notte scoppia un incendio e arriva un pompiere a salvarmi..."
:-)