domenica 4 novembre 2007

Imprenditorialità girlie

In viaggio di lavoro si pensa alla vacanza... in viaggio per vacanza si pensa.. al business!
Se l'attesa del proprio volo non avviene in solitario e intorno non si muovono uomini e donne indaffarati a far capire quanto sono indaffarati, bensì si è in compagnia di ritorno da una bella vacanza e attorniati da gente in giro per piacere, l'immaginazione può spiegare le ali, e quel che ne risulta... è un post!

Così la vostra Mina si è ritrovata all'aeroporto di Valencia senza intoppi nè crucci, nella giusta disposizione per ideare un nuovo business che ora vi anticipa e che, ne è certa, si rivelerà una gallina dalle uova d'oro.
Cosa salta all'occhio di ogni girl quando si aggira per un aeroporto? Ok, oltre alla ricerca del profumo più scontato al duty free, veniali... non pensate solo col cervello, fate uno sforzo... Brave! Una girl che si aggira per un aeroporto non può non notare quanti steward si aggirano per lo stesso aeroporto!

E cos'hanno in comune tra loro questi stewards, oltre alle sopracciglia accuratamente spinzettate? Sono tutti (o quasi) dei sani giovanotti (e giovanottine) di ogni parte del pianeta che macinano kilometri e si ritrovano a dormire soli soletti negli angoli più remoti del globo terrestre per molte notti ogni mese.
E cosa c'è di peggio di trovarsi da soli a dormire in posti angusti come Orio al Serio, Linate o Villafranca (VR)? Ben poco, direte voi. E su questo siamo d'accordo.

Secondo tema: tutte sappiamo quanto siano importanti le lingue straniere per le nostre vite moderne. Non si può capire qual è il miglior mascara se non si conosce il francese e non si possono comprendere a pieno le caratteristiche di un paio di slip Aussiebum senza masticare un po' di inglese.
E cosa c'è di più efficace di un po' di conversazione con dei madrelingua per migliorare pronuncia e lessico? Ben poco, direte voi. E siamo d'accordo anche qui.

Non basta che mettere insieme le due cose e si ottiene...

Host a steward! Scambia un letto con una lingua.

Un sito in cui steward e aspiranti ospiti si possono registrare ed incrociare in base alle rotte degli uni e alla disponibilità degli altri. E questo con la benedizione delle compagnie aeree, perchè con un unico servizio tutti saranno più contenti e soddisfatti:
- lo spaurito steward non dovrà più dormire da solo in una fredda stanza d'albergo, ma avrà modo di entrare nella vita del luogo ove si trova.
- l'ospitante potrà colloquiare con lo steward ed approfondire una lingua straniera addentrandosi fin nelle sue pieghe più recondite ed afferrandone tutto il suo vigore e potenza.
- la compagnia aerea potrà risparmiare sugli alberghi, e non è poco.

Si raccolgono adesioni per creare un gruppo di aspiranti ospitanti, gli steward saranno più facilmente raggiungibili successivamente. L'esperimento pilota partirà con l'assistente di volo del mio aereo di ieri pomeriggio: con nonchalance portava al collo un cordino brandizzato. Non RyanAir come ci si poteva aspettare, bensì gaydar.es ...

Ulteriori sviluppi del business saranno possibili ampliando il parco steward con gli steward di terra e i tecnici degli aeroporti. Quali lingue conoscano non saprei... ma l'esperienza mi dice che avrebbero tutti i requisiti per entrare nel programma di scambio!

Ah, la mia compagna di viaggio mi faceva notare che la stessa meccanica sarebbe applicabile anche alle Hostess... se qualcuno fosse interessato ci contatti comunque, vedremo che farne...


9 commenti:

laBridget ha detto...

Apprezzo i manzi mentre fanno il safety check con mascherine per l'ossigeno e giubbotti salvagente dove bisogna stringere, tirare e soffiare nella cannuccia di gomma... ma oltre ciò non sopporto molto la categoria degli assitenti di volo! Fighe di legno, tendenzialmente traditori e sempre via... NON FANNO PER ME...

Anonimo ha detto...

Traditori?!?... ma certo :o) lo spirito dell'iniziativa non è quella di trovare eventuali compagni. Qui si tratta di arricchire lo spirito con uno scambio culturale .. e questo scambio deve esser fatto sempre con personale nnuovoo.

Anonimo ha detto...

E ' geniale!
Io ospito, sto vicino a Malpensa!

Dave ha detto...

cara mina al prossimo steward che ospiterai fra le tue gam... ehem... coperte, potresti chiedergli perchè chiamano "cappelliere" i portabagagli? ma che cappelli ha la gente? e non fare doppi sensi...
cmq ieri sull'aereo del ritorno stavo per scatenare una rissa: nell'unico momento di sonno mi ha svegliato un lucchetto gigante in metallo che mi è caduto in testa, accompagnato da 20 minuti di "sorry" di un vecchietto polacco in piedi davanti a me mentre richiudeva, appunto, la cappelliera. Sono stato pacato e diplomatico come la bertè nella sua stanza d'albergo...

laHeather ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
laHeather ha detto...

Risposta al primo tema:
E cosa c'è di peggio di trovarsi da soli a dormire in posti angusti come Orio al Serio, Linate o Villafranca (VR)? Il parcheggio di qualche zona industriale, la zona dark o i bagni di qualche localaccio...e la discarica di Giuliano.

Risposta al secondo tema:
Perché ci vedo solo qualcosa tipo scambio bambini di Chernobyl?

@Dave: la cappelliera è anche quella che ti ritrovi sul baule della tua auto (se ce l'hai l'auto)

laKidman ha detto...

La solita fortunata! Io sui Ryanair becco solo le hostess irlandesi, quelle buzzicone... che ti grugnano addosso "any driiiiink?"

laMina ha detto...

RyanAir a vita..nonostante lo sciopero son tornata sana e salva da un volo Alitalia..tre assistenti di volo, due uomini, più verso i cinquanta che verso i venti..no comment!

@Witty: mi sa che la creiamo solo io e te la società!

Anonimo ha detto...

Ho visto quello steward con il cordino di gaydar.es!! Si chiama Oscar :) E cammina in un modo strano... ;-)