martedì 22 aprile 2008

Mandami un invito!

Non si tratta di una festa, anche se c'è chi ne indice tante che pare lo paghino per quello. Non si tratta nemmeno di una ricorrenza, anche se a volte l'evento si prolunga come nemmeno un matrimonio nelle campagne della Basilicata. Si tratta di quell'attività che ha vari nomi, anche se a quelli più esotici io preferisco il buon, vecchio, "riunione".

Chi non lavora in una azienda grande (che non necessariamente è una grande azienda! un po' come succede con i pennelli...) non può capire quanto tempo in una settimana si possa trascorrere in una sala riunioni, per discutere di qualunque cosa, rinviare decisioni, analizzare questioni e soprattutto fare follow up. Termine che scaraventerei dalla finestra insieme a "briefing". O meglio ancora "briefinghino", perchè a volte si può trattare di una sveltina.

Capita così di posare il proprio deretano su di una comoda e semovibile poltrona a inizio mattinata e di rialzarlo solo durante i coffee break, le pause bagno o delle telefonate urgenti, quanto propizie, quanto inventate. E in quelle sale i cervelli lavorano, bruciano energia e partoriscono idee. Quando i cervelli in azione diventano roventi le idee iniziano a sgorgare da ogni poro. Assumono forma liquida e sgorgano. O forse si tratta solo di sudore. Tant'è, il microclima in poco tempo si fa subtropicale. E ci si trova a parlare di come salvare il mondo, mentre una tartaruga ci mordicchia un piede e una palma si estende per raggiungere il raggio di sole che filtra dalla veneziana semichiusa per non impedire la visione del beamer. Che spesso emette una fioca luce da morto. O si rompe sul più bello.

Quale situazione migliore per la mente per spaziare e veleggiare nei mari della fantasia? La mia fugge dai massimi sistemi, e per natura si mette a fare da sola il gioco della torre: "fossi su un'isola deserta, in cima a una torre, tra lui e lui chi butteresti dalla torre? ossia chi terresti?". Di solito la risposta è "BUTTATI".

Ma viene un bel giorno in cui arriva il nuovo collega. L'argomento nuovo collega è ben conosciuto dalle girls, e spesso può riservare delle gradite sorprese.

Giovane, motivato, un po' intimidito. Gnam.
Castano, bel fisichino, occhio blu. Ri-Gnam.

E quindi i dettagli...
Occhiale Gucci con montatura rossa e astine bianche. Calza a righe arancio e marrone (o bordeaux? maledette veneziane chiuse...). Scarpa da trendy city-walker. Maglione nero con polsini e colletto grigio. Cuciture esterne. Camicina bianca.

E poi la postura....
Una gamba elegantemente accavallata sull'altra, laMarketta ne andrebbe fiera se fosse una sua protetta. Una mano sorregge la testa che dà i primi segni di stanchezza.

E poi lo schizzo...
Penna e blocco alla mano, quali migliori appunti di uno schizzo per le mie amiche?

E poi il dubbio...
Si insinua, si insinua, ma per ora meglio non dargli voce... meglio aspettare, nè?


6 commenti:

Anonimo ha detto...

E immagina come si sviluppa all'ennesima potenza l'utilizzo di orribili termini inglesi quando lavori per una multinazionale inglese...

laBridget ha detto...

L'argomento NUOVO COLLEGA ci è molto molto caro... Il tuo dalla descrizione è sicuramente gay, cmq avrai tempo per testarlo (il che non significa prenderlo a testate, ma provarlo, valutarne qualità e pregi, difetti e lacune...)! Mi raccomando, vogliamo un report bello dettagliato...

Le riunioni, o come le chiamiamo noi in università "GROUP MEETING", sono sempre dei momenti esilaranti, quanto odiosi... Ne succedono di cotte e crude! E quando arriva uno nuovo in laboratorio... bhè, ci penso io! Nell'esame di chimica anal-itica 1 ho preso 30lode, in quello di anal-itica 2 un bel 30 e in anal-itica strumentale 30lode! Insomma... se il collega nuovo è il mio anal-ita, ci penso io ad anal-izzarlo!

Buone riunioni a tutte....

laMina ha detto...

@Lovely: vogliamo parlare degli acronimi??

@laBry: adoro la mia bionda anal-ista!

laKidman ha detto...

ecco perchè cercavi il mio racconto sul neoassunto bbono! :-)

lo sai che quando si parla di nuovi colleghi sono sempre con le antenne alzate ... :-)
vogliamo aggiornamenti continui ora (oltre ad una foto via email, come vi ho fornito io a suo tempo!)

laKidman ha detto...

@lovelyback
è comunque peggio lavorare in una multinazionale di provincia dove si usa l'inglese in tutte le sue declinazioni e... storpiature!

Anonimo ha detto...

E' che mi hanno già beccato una volta... Ma la tentazione di fare un post sui neologismi angloitaliani alla Don Lurio è enorme...