domenica 8 giugno 2008

La matematica è un'opinione...

...il trash no!
Come accade ogni volta durante i servizi dei tiggì riguardanti le manifestazioni, in particolare quelle più controverse ed osteggiate, il conteggio dei partecipanti è quanto di più nebuloso e politicizzato possa esistere.
Eppure non dovrebbe essere difficile contare. "uno, due, tre, quattro..." e via così, quando finiscono le dita delle mani e dei piedi si è arrivati a 20, poi si può continuare comunque, e se proprio non si arriverà a un censimento del singolo partecipante con o senza cartello, almeno un'idea di massima la si avrà. Invece no. "Secondo le fonti degli organizzatori i partecipanti erano 50.000, secondo le forze dell'ordine meno della metà". Classico.
Un classico che sfocia nel ridicolo, quando si trovano i seguenti titoli riferiti al Gay Pride di Roma:
Gay Pride a Roma, 10mila in corteo per le strade del centro e per contro Roma Pride: 500.000, ognuno come gli pare . Andare oltre al 20 è difficile, 21 con l'orecchio destro, 22 quello sinistro, 23 il naso, 24 il naso (per alcuni vale doppio), 25 altra protuberanza, 26, 27, 28 altra protuberanza (per alcuni fortunelli vale ben più che doppia!). Ma insomma, da 10.000 a 500.000 c'è una bella differenza! Nei bei tempi andati
10.000 lire la nonna me le dava dicendo "isè ta sa crompret el gelato", per 500.000 non bastava un paio di marchette di quelle giuste.
Dove sta l'errore? Stando ai commenti su gay.it forse stavolta gli organizzatori hanno pompato un po' troppo il conteggio. Ma a che pro? Solo per togliere ancora un po' di serietà alla manifestazione? Resta da sperare nel raduno nazionale a Bologna. E poi un dubbio, a che servono manifestazioni del pride in ogni città???
Io non ricordavo nemmeno che fosse ieri la giornata dell'orgoglio, ma senza volerlo mi son trovato nel mezzo di un carrozzone. Non mi sono tirato indietro, ovviamente. Se a Roma litigano su quanti fossero. Se a Milano il pride era una scusa per andare al Borgo per due sere di seguito. A Gavardo, ridente località on the way to Salò, posso dire con certezza che c'erano un bel duecento persone accalcate intorno a un palco. Tutte in fermento e orgogliosissime. Il pride è poi scoppiato sulle note inattese, ma accolte festosamente, di Occhi di gatto, La canzone dei puffi e Mila e Shiro.
Grande Cristina, paladina della lotta per i diritti di gaii bambini di oggi e di ieri!


3 commenti:

laKidman ha detto...

Quando si parla di numeri, noi gay siamo sempre un po' eccessivi.
Quantità e... dimensioni sembrano non bastarci mai! :-)))

cmq sulle manifestazioni politiche o "politiche" le cifre sono sempre un'invenzione...

laHeather ha detto...

E Fede cosa ha detto del Pride? E di Cristina? E' importante...soprattutto visto che Mediaset campava con le sigle di Cristina.

laBridget ha detto...

E non mi ha cantato Memole?!?!?

Certo che perdersi una cosa così... come abbiamo fatto a non andarci?!?!?

Ah, già, ricordo...