(leGirls feat. laKit) - WHERE DO WE GO FROM HERE? Ma ‘ndo voi annà… semo in 60.000!!!

In esclusiva per eccolegirls.blogspot.com, l'inviata speciale laKit ci racconta il concerto di Madonna a Roma.

Allora care girls, veniamo a noi: un resoconto per le mie cagne sul concerto della madre di tutte le cagne.
uhm.. dunque... una volta scrivevo un sacco di roba, vediamo di riprendere un po' l'allenamento.

Cominciamo col dirla in due parole: se il tour delle Confessions era un unico spettacolo concettuale (per usare una parola cara alle girls), che sembrava più un musical baraccone, questo Sitcky and Sweet sembra invece essere sostanzialmente un concerto: finto e plastificato, magari, fra balli un po' limitati e playback ogni tre per due... ma la mia impressione è stata quella di un vero e proprio spettacolo come lo farebbe una rock star.. nel senso che al di là degli effetti, dei costumi e delle luci sul palco a spiccare era la signora, tutta per il suo pubblico (non so, due anni fa mi sembrò un qualcosa di più freddo, per quanto migliore, forse, per la voce e le novità).
Per la cronaca.. laKit non si è pronunciata per due giorni, poi ha metabolizzato e infine decreta ufficialmente che ha amato pazzamente questo concerto!!!

Ma veniamo alla scaletta.
Il tutto si apre con un interessante ed eterno filmato su una caramellina in fase di produzione... sembra la sigla di camera caffè, e credo che 3/4 del pubblico si aspettasse da un momento all'altro la comparsa degli hoompa loompa. Invece compare la signora Ciccone sull'ormai famoso trono. Guarda la platea e fa l'occhiolino... nel boato generale confesso che laKit si è quasi commossa.

E poi via con Candy Shop... probabilmente in playback (dal prato non era così scontato capirlo), e subito Beat goes on, con quel gnocco di Pharrell sul megaschermo... niente male. Il tutto intervallato da "tictacticac"... vedremo più avanti come questo intermezzo sia diventato l'ossessione dell'intero spettacolo. Segue un "ciao Italia", come 20 anni fa... lo stadio è pieno di occhi a cuoricino.

Human Nature: il famoso video della Britney non è nulla di che, anche perchè sappiamo tutti che per fare impazzire la piccola scema non importa certo chiuderla in un ascensore. Madonna al terzo brano è già alla chitarra, e personalmente quando la vedo ravanare con la chitarra non riesco ad evitare di pensare: cazzo, noooo. Invece tutto liscio, con una chicca sul finale: "and I'm not sooorry.. I'm not your bitch.... I'm not you bitch..... I'm not your bitch.....It's Britney Bitch!".

Vogue: tutta in playback, ma la coreografia ne spiega il motivo. Notevoli le ballerine vestite come Valentina di Crepax. Se non ricordo male è in questo pezzo che un ballerino la muove spostandole braccia e gambe mentre la signora canta... beh comuqnue bellissima coreografia.

Piccola pausa, e si sente tictactictac....

Into the Groove: qui inizia la parte un po' cortile di Sister Act e un po' High School Musical... solo che anzichè Luca Di Risio c'era una serie di ballerini da boccheggiare.... sarò riconoscente a chi mi fa avere tutte le info di quello in pantaloni adidas verdi... una roba da arresto cardiaco. Bella la scenografia, con disegni che ricordano quelli di Keith Haring. Madonna in versione sportswear spacca.. arriva in scena saltando la corda e va di lungo per almeno 5 minuti... poi le corde diventano due... e la signora non fa una piega. Solo alla fine stramazza per terra e le due coriste la soccorrono (oh ma tutte le volte lei a un certo punto si butta a terra e arrivano le due sguattere a rianimarla.....).

Heartbeat è una chicca, nel cd non l'avevo apprezzaa abbastanza.

Borderline in versione nu-metal: a mio avviso il pezzo più bello e trascinante.

She's not me è l'ovvia e immancabile autocelebrazione, ci piace assai!

Music... boh sarà che non la amo partioclarmente, secondo me se la canta anche al cesso perchè vocalmente è la più facile.. però che dire: davvero nulla di nuovo. Deve essere a questo punto, non ricordo, che concede un altro "Ok Rome...I'm so happy to be bla bla bla" o roba del genere. Insomma stavolta è proprio generosa. Scherzi a parte.... si percepisce che è totalmente rilassata e a suo agio.

Nuovo cambio di scenografia, al centro della passerella (più corta del solito) compare vestita con una cappa da inferno dantesco, tutta incappucciata, sguantata su un pianoforte. Dice: adesso ci fa Dick Tracy? E invece no: Devil wouldn't recognize you. Bella, suggestiva, anche se non ho capito il ruolo delle due ballerine vestite da geisha, non so diciamo che l'ambientazione era alquanto confusa, ma interessante. Finito il pezzo si libera della mantella e rivela un vestitino che non può che ricordare la nostra Raffaella nazionale.

E' il momento della parentesi gitano-spagnola. Spanish Lessons, forse la più odiata dell'ultimo cd, a me non è sembrata niente male (e possiamo soprassedere sull'improbabile pronuncia spagnola di Madonna dal momento che la girl addetta alla cultura castigliana è a caccia di canguri - nel senso inteso da Aldo Busi ovviamente). Spanish Lessons dicevamo... carina, con banda zingara e numero di flamenco (diciamo che si procede per inglobamento.. un po' alla cavolo). Ma soprattutto la signora Ciccone che, se il vestito non era già abbastanza, si esibisce in una coreografia che non può non far pensare a Fatalità. Adovo!!! Gran bel numero.

Segue Miles Away... bellissima, fra coreografia e immagini sugli schermi non si può spiegare, molto ma molto suggestiva

La Isla Bonita / Lele Pala Tute... vedi Live Heart... uguale. Ci sta comunque, è il momento "Fatalità 2".

Poi una canzone in rumeno - credo - eseguita solo da questi simpatici zingarelli, mentra la Ciccone assiste fingendosi parte della carovana, tutta tarallucci e vino manco fosse in videoclip di Fernando degli Abba. Negli occhi del pubblico si legge un enorme punto interrogativo. Ma lei se sta a dddivertì e se è contenta lei....

E finalmente la canzone più attesa, You must Love me. Si siede, prende la chitarra (cazzo nooo), gli allegri gitani la sostengono e lei parte, rigida come se avesse in collarino del post-tamponamento, ma l'esibizione è commovente, tutto lo stadio canta. Sullo schermo le immagini di Evita.

tictactictac...
tictactictac.. ormai è chiaro... se le ragazzine di non è la rai per attirare l'attenzione piangevano, la signora Ciccone impiega i tempi morti con tictactictac... come se non fosse abbastanza chiara la sua ossessione per il tempo che passa.
Infine la terza parte, quella più R&B e poi Techno. Madonna si presenta con delle strane spalline aerospaziali anni '80 che neanche Anna Oxa, e un'orribile frangetta posticcia.... per fortuna si riscatta con tutto il resto.
Guardatevi l’immagine, non so se rende l’idea:

4 minutes..oh e mo' di pure tutti i tictac che vuoi. Notevoli i pannelli che si muovono proiettando Justin, poco più grande di Madonna. Bel pezzo davvero.

Poi butta via le spalline da samurai e attacca con una tamarrissima Like a Prayer: devo essere sincero... ha fatto della mia canzone preferita una roba indegna anche per Gigi D'Agostino... l'avrei strozzata!

Ray of Light è sempre quella, lei con la chitarra (cazzo, nooooo) e poche mosse... ma nel contesto ci sta bene.

E poi la sopresa: mentre una base dà il ritmo è il momento di un altro po' di chiacchiere col pubblico (va beh, sappiamo che non è una da comizi, qualsiasi parola oltre ciao e Roma vale come un bis) ... e dedica una canzone al papa, perchè sa che lui la ama, in fin dei conti anche lei è figlia di Dio... (il papa nel frattempo è a Cagliari... o forse ha fatto una capatina a Chia? Muravera? uhm no.. sarà al Fort Village!).
"I made it through the wilderness......" e tutti, ma dico tutti, cantano.

Alla fine del primo ritornello interrompe con qualche fuck incomprensibile e prosegue con Hung Up, un po' diversa, ma trascinante.
Il finale è con Give It to me, ovviamente. L'arrangiamento è tecno, si perdono alcune cosine dell'originale ma c'è la coreografia che spacca. Un finale meno impagnativorispetto alle confessions ma c'è un qualcosa in più di impagabile: vedere la Ciccone divertita, che addirittura si sdraia e tocca qualche mano.
Ovviamente fa cantare il pubblico e poi, mentre i ballerini scompaiono, si rimette nella scatola da cui era uscita, il tempo di dire "grazie" in italiano ed è già comparsa la scritta GAME OVER.

E questo è quanto. Sono stata prolissa?
Aggiungo solo qualche postilla (non trovate che "postilla" sia una parola frocissima?).
60.000 persone, come due anni fa, ma stavolta si sono invertiti i ruoli: le tribune erano sedate, solo una ola venuta pure male. Il prato invece - ribattezzato per l'occasione Curva Sodoma - era in ebollizione, sarà perchè l'entrata è stata difficile e pericolosa. Il motivo è sempre lo stesso: gli ultimi arrivati anzichè fare la fila si mettono di lato. All'apertura dei cancelli secondo voi le forze dell'ordine a chi danno la precedenza? Ecco, vi immaginate quindi gli spintoni, la gente che sveniva, l'essere strizzati uno contro l'altro (oh ma nessuno che allunghi la mano però!!!). Sicuramente un'ottima occasione per vedere un continuo ricambio di facce.... ma è inutile segnarsi nell'agenda i volti da andare a stanare dopo: non li ritroverai mai più! E per la legge di Murphy durante il concerto chi avrai mai vicino oltre agli amici? Ovviamente la grassona sudaticcia che ti scambia per asciugamano.


Basta, mi fermo qua. Girls, mancavate solo voi!!!!!!

Ah un'ultima cosa.... a quanto ne so io i miei contatti li ha solo una girls incorruttibile.... la quale è stata da me autorizzata a rilasciarli a chiunque respiri. Scusate ma la singletudine rende laKit di bocca buona, e famelica :-)