sabato 10 gennaio 2009

In viaggio con laMina: il viaggio di lavoro

Il viaggio di piacere è un'esperienza alla scoperta di luoghi, tradizioni e sapori, il viaggio di lavoro è... un'esperienza.
Proprio perchè si tratta di un mix tra il viaggio e la quotidianità mi sembra l'argomento più adatto per la puntata conclusiva della mia rubrichina da tempo lasciata in disparte.
Prima di tutto occorre distinguere il viaggio di lavoro dal viaggio di affari: durante il primo si lavora, quanto e come dipende dall'azienda, durante il secondo si mette in pratica una danza del flirt che chiama in causa tutte le tecniche dell'approccio. Per chiudere un contratto c'è chi è disposto ad andare a letto col cliente o a passargli la moglie. Non che io mi tirerei indietro, ma i miei viaggi sono solo del primo tipo, ossia pure trasferte.
Niente sesso e niente danze dell'amore quindi? Normalmente è così, la trasferta diventa una parentesi noiosa tra il viaggio di andata e quello - cuffiette nelle orecchie - di ritorno.
Può però capitare di dover pescare una carta dal mazzo degli Imprevisti.
E il caso vuole che ti ritrovi a dividere la camera con il collega che ha confermato ad ogni occhiata successiva alle prime rubate nei corridoi di essere al 100% un Liuk.
E che tutto ciò non accada nella cornice di un classico centro convegni, bensì in un hotel modaiolo e di design.
E che i designer non abbiano pensato alla possibilità che a dividere una camera doppia non fossero solo coppie con l'ormone in subbuglio.
E che quindi abbiano arricchito l'arredamento con dettagli di dubbio gusto, ma di indubbia piccantezza.
Così i due letti singoli sono posizionati attaccati e indivisibili. Ognuno ha le sue lenzuola e le sue coperte, ma basta allungare una mano inavvertitamente nel sonno...
Così la porta del bagno è in vetro leggermente offuscato, ma proprio leggermente...
Così la parete che divide la doccia dalla stanza è anch'essa di vetro, colorato e offuscato (questo per davvero), e basta agire un po' sulle luci dai controlli sul comodino per assistere a un gioco di vedo non vedo, voglio e non posso, io vorrei non vorrei ma se vuoi...

Note conclusive:
1. non credevo che qualcuno sotto i cinquant'anni indossasse le canottiere a spallina stretta (nè che potessero essere un indumento sexy);
2. i suoi pantaloni non rendono giustizia;
3. Liuk è etero. Non temete, non ci ho provato, ma se durante la sua doccia la TV trasmetteva video di Beyoncé, durante la mia lui ha scovato un servizio coi risultati dei campionati di calcio di ogni stato europeo...


10 commenti:

Anonimo ha detto...

beh almeno ti sarai rifatta gli occhi!
A me è capitata una cosa simile con un bel collega gay... peccato che a dividere la stanza eravamo in 3 :(

Anonimo ha detto...

Ma che bello questo viaggio ormonale .. dai, dimmi che hai allungato un dito, una mano, un pennello ;p

laKidman ha detto...

Ci mancavano i viaggi della mina! Ma dove sei stata? a Bari? perchè ricordo un hotel pieno di camere con vista... sulla doccia!

Chissà cosa ha pensato Liuk mentre cantavi sotto al doccia IfAiUerEBoiiiiiii

laBridget ha detto...

Premetto che le canottiere con la spallina stretta possono essere estremamente sexy... il tutto dipende da chi le indossa!!!

A me non capita mai nulla del genere! Sarà perchè le uniche trasferte di lavoro che ho fatto erano in giornata e con i miei capi?!?!?

Tuttologist ha detto...

si anch'io trovo che le canottierine abbiano un loro perchè...
... ma non riesco a smettere di pensare ai pattini :-)

laMina ha detto...

@U&D: collega gay.. camera tripla.. già mi son fatto un film!

@laSD: ho allungato l'occhio e alzato il gomito, quindi non è successo nulla (ma abbiamo parlato fino alle tre seduti sui ns letti, troppo pigiama party in Grease.. look at me, I'm Sandra Dee..!!)

@laKidman: non era a Bari, ma credo sia della stessa catena, bordelli di classe..

@laBridget: beh, le canotte son state sdoganate da D&G anni fa, ma come capo a sè, è l'uso della canotta come canotta che mi mancava, e sì, chi le indossa conta molto..

@laKit: già ti vedevi infermierina a soccorrere lo schettinatore!

ah, non so cosa sia successo durante la trasferta, ma di fatto ieri avevo 38° di febbre!!!

Anonimo ha detto...

io già ti vedo attaccata al vetro (poco offuscato) del bagno neanche fossi una bimba davanti alle vetrine di un negozio di dolci

Tuttologist ha detto...

ma quale vetro... io me la vedo attaccata alle tendine della doccia tipo norman in psycho...

laMina ha detto...

@disperso: come una bimba davanti a un'enorme bancarella piena di leccalecca e tirapicio (non so quanto sia bresciano questo termine...)

@laKit: macchè tendine, nemmeno quelle c'erano!

AHHHH! aggiornamento: durante il weekend era malaticcio pure lui e dovendo restare chiuso in casa non ha trovato altro da fare che guardarsi 5 puntate di Desperate Housewives... dite che ho ancora speranze?!?

Anonimo ha detto...

Secondo me a forza di parlare sedute sul letto vicine vicine almeno qualche goccia di saliva ve la sarete pure scambiata ... o sputata.

Il tirapicio temo sia molto bresciano :) .. ma esportabilissssimo!!!