mercoledì 26 luglio 2006

Perchè no...


Spingere un carrello pieno una volta al mese…

Magari… e invece, in attesa di frutta, verdura, latte e yogurt debitamente modificati geneticamente, mi tocca fare una tappa almeno una volta a settimana presso uno di quei luoghi consigliati agli anziani per sopportare le ondate di calore, grandi contenitori di articoli necessari, sfiziosi o inutili, con percorsi obbligati attraverso scaffali ricolmi di oggetti colorati che si concludono sempre inesorabilmente attraverso una cassa.
Nel mio mondo fantastico i cibi crescono nei frigoriferi, o sono i frigo (frighi?) ad autoalimentarsi, o perlomeno non c’è bisogno di una cassa. E purtroppo la mia mente in questo mondo ci vive, e ci sguazza.

Location: Supermercato Conad di via XXXXX
Data: 24/07/2006
Temperatura: 36°
Ora: 19:45
Allegro come uno scolaretto che esce dopo una giornata in cui non è stato interrogato mi aggiravo per le corsie col fido cestello rosso, allegro solo perché per la prima volta la mia spesa era accompagnata da Pinocchio, ascoltato grazie al mio bellissimo cellulare nuovo (ogni cellulare con schermo a colori x me è bellissimo!). E giusto quando a un metro dalla cassa afferro il fardello di acqua Vera (che costava meno della Levissima in offerta!) scopro che…non ho il portafogli!!!
Con la coda tra le gambe, lo stomaco lamentoso e la prospettiva di una magra cena me ne sono uscito dal Conad lasciando non senza rammarico la mia spesa. E senza patente con me me ne sono tornato verso casa.
E ho scoperto quanto sono utili le amiche frigo-pieno-dotate.


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