lunedì 27 novembre 2006

SHORTBUS - dove tutto è permesso -

Ragazze!
Dovete assolutamente andare al cinema a vedere questo film, ecco la trama:

Titolo Originale: SHORTBUS
Regia: John Cameron Mitchell
Interpreti: Raphael Barker, Lindsay Beamish, Justin Bond, Jay Brannan, Paul Dawson, PJ DeBoy, Peter SticklesLee Sook-Yin
Durata: h 1.42
Nazionalità: Usa 2006
Genere: drammatico

New York. Ambientato dopo gli attentati dell'11 Settembre, in una città ossessionata dal terrorismo, il film parla delle relazioni interpersonali, tra etero e omosessuali con i loro relativi problemi. Una coppia omosessuale si reca da una sessuologa per un parere sull'opportunità di diventare una coppia aperta, ma in realtà la stessa dottoressa avrebbe bisogno di alcuni consigli, dato che, nonostante abbia una intensa vita sessuale col marito, non riesce comunque a provare piacere...
Questa recensione non basta a riassumere l'atmosfera del film che fin da subito avvolge lo spettatore conducendolo in una New York dei giorni nostri, ma vista in un'ottica surreale.
Shortbus è pornografico (scene di sesso moooolto esplicite), ma pur nella crudezza di certe sue scene e dei contenuti trattati non scade mai nella volgarità gratuita.
L'umorismo è sempre presente, gli attori bravissimi (da oscar oltre che da porno) e la regia assolutamente colta. Il sesso raccontato e "spiato" nel film accontenta tutti i gusti: si possono "ammirare" scene gay, etero, lesbo e sadomaso .....oltre ad una buona dose di orge.
Non mi capitava da molto di uscire da una sala cinematografica soddisfatto e con un sorriso sulla bocca.
Ovviamente il 50% della platea era cula e di questa molte facce.... erano dell'out.
Da segnalare il travestito gestore del locale Shortbus......so già che diventerà un nuovo mito della nostra Amministratrice.
Infine non perdetivi il sito ufficiale del film www.shortbus.it divertentissimo e con tanto di dark room!
Buona visione a tutte e a tutti!


8 commenti:

laBridget ha detto...

Grazie del consiglio cinematografico Marketta...

Adesso so che mi fucilerete per quello che sto per dire, ma ad essere sincera questo particolare tipo di film non è che mi garbi molto; sarò puritana (oddio, direi più puttana...) però se voglio vedere scene di sesso molto esplicite (tette, culi, organi vari, orgie, sm...) me ne sto a casa e mi attacco a internet: la scelta è sicuramente più varia.

La mia critica riguarda solo e puramente l'aspetto sessuale del film, non la trama che invece sembra essere molto interessante ed estremamente attuale.

Per quanto riguarda la possibiltà di uscire da un cinema con un sorriso, allora tanto vale andare sul sicuro con Aldo Giovanni e Giacomo nel loro "Anplagghed al cinema"... c'è da morire dal ridere...

Comunque se riesco andrò al cinema al più presto a vedere "shortbus", proprio perchè in tanti me ne hanno parlato molto bene; così non potete dire che sono una fighetta di legno che si scandalizza a vedere un pisello, d'acccordoooo?!?!?

Baci, abbracci e consigli cinematografici a tutte (di prima mattina!!!) dalla Bridget

laollo ha detto...

ma il film non è porno, tantomeno divertente...
secondo me piuttosto triste, anche se finisce con la speranza...

laMarketta ha detto...

Nella recensione parlo di sorriso e non di grasse risate. Il film è effettivamente anche triste e tratta argomenti abbastanza profondi, ma sempre con un tocco di ironia e in sala non sono mancate anche le risate del pubblico. Per questo ve lo consiglio: suscita sentimenti ambivalenti a seconda del metro di lettura che si utilizza e della sensibilità personale. Quanto alle scene porno...ci sono; chi si scandalizza eviti di andarci, ma ripeto non è un film che, per quanto hard, ritengo volgare.
bye

Anonimo ha detto...

Critica "Rifiutato con una micidiale miscela di razzismo e moralismo da molti multiplex, il secondo film del regista gay John Cameron Mitchell, che viene da una famiglia super cattolica e militare di El Paso, è oggettivamente un 'porno': (....) Ma non è affatto un film pornografico, usa spesso la trasmissione non verbale: è un porno con l'anima, come si diceva dei kolossal. (...) Mai Shakespeare fu più appropriato: pene d'amor perdute che il regista ha girato sulla base di storie autentiche. All'inizio il film esibisce tutto ciò che può, poi gli prende la malinconia e accelera su compassione, sentimenti, affetti, tutte cose assenti dalla tecnica porno. Ogni scandalo choc sembrerà dunque ridicolo, perché se è compiacimento è una scorciatoia verso la disperazione quasi universale. Cannes ha proiettato il film e la Bim con coraggio lo distribuisce senza tagli. Sta alla maturità sessuale del pubblico cercare di capirlo in quello che non espone. E se proprio non si vuole contaminarsi col cuore, allora vale l'interesse sociologico per un mondo lontano dal 90% degli spettatori ma sulla cui curiosità si può scommettere. Attori? Bravi e soprattutto giusti." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera, 24 novembre 2006)

Anonimo ha detto...

"Per deprecare Bush ognuno s'arrangia come può. Così il regista e sceneggiatore John C. Mitchell ha usato in 'Shortbus' i primi argomenti utili: erezioni, penetrazioni (...). Sia pure sbilanciato sul versante omo, il porno-manifesto rubacchia cadenze e atmosfere a Woody Allen e al serial 'Sex and the City' (...) Un filmucolo pretenzioso e disonesto che tenta di contrabbandare un manipolo di disadattati per indomiti resistenti allo spaesamento morale di un'epoca e di una politica. 'Shortbus' qualche goliardica risata qua e là riesce a strapparla, ma poi mostra tutta la sua melensaggine moralistica nei finali che si premurano di rimettere insieme i cocci delle dissolutezze e delle aspirazioni sessuali delle (presunte) vittime del sistema. Basti pensare ai gay che, dopo aver sventagliato le proprie superdoti, si mettono a piagnucolare sull'idillio perduto come tremuli orfanelli o alla coppia che, grazie alla consulenza di lesbiche no-global, si ricompatta praticando ogni sorta di occasionali sfrenatezze. Attenzione, però, alla penna di un Tom Wolfe che ne trarrebbe materia per uno dei suoi réportages al vetriolo sui riti newyorkesi pseudo-alternativi." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 25 novembre 2006)

laHeather ha detto...

Deve essere il film di cui hanno fatto una recensione l'altra settimana su Capital...m'incuriosisce!
Comunque cara Marketta non sei arrivata prima: su tantissimi blog parrocchiani (compresi quelli di Furiando e di Dave) c'era già un articolo...però tutto fa brodo! Grazie mille...spero pure che tu possa anche consigliarci nuovi locali...tu provi tutto e poi noi verifichiamo!

laMarketta ha detto...

.....potremmo anche evitare di sottolineare che arrivo sempre tardi..., vero sciacquetta? :)
Per lo meno sono il primo in questo blog, gli altri non contano!
Visto il sito del film con il vibratore da usare?
Appena torno alla mondanità vi segnalo altri locali...
bye

laKidman ha detto...

brava biorca! o bi-orca! :-)
Già, volevo commentare anch'io a laBridget poi me so' scordata... Se ho voglia di ridere non vado certo a vedere Aldo, Giovanni e Giacomo! ... al di là dell'operazione commerciale o meno, io non li trovo divertenti cmq.