Di Milano ci sono cose che proprio non mi vanno giù e che probabilmente non riuscirò mai a farmi piacere, ma è indubbio che per una girl di provincia la capitale dell'Italia industriosa e industriale ha svariati motivi di interesse.
E non mi riferisco a locali (anche se saluto il Borgo, dove ieri un uccellino mi dice hanno iniziato la serata con una grande Marta Sanchez!), nè a negozi a tema (anche se saluto il libraio Babelino della seconda sala, è sempre un piacere chiedergli informazioni), nè a luoghi di incontro (anche se saluto...beh...i nomi non li ricordo!).
Basta lasciarsi trasportare dalla gente (ma quanti sfaccendati che camminano per Milano, manco si fosse a Riccione in estate!) lungo le vie dello shopping e del turismo e senza grandi sforzi l'occhio viene catturato da curiose installazioni vaccine...
Questo fino a quando una timida girl ha l'occasione della vita, e mentre passeggia leggiadra e in disparte come una scolaretta d'antan un regista di fama internazionale la scorge mentre cerca rinfresco in un gelatino, ne coglie la dirompente potenzialità e la scaraventa sul set dell'ennesimo filmaccio in costume sulla seconda guerra mondiale...da spettatrice a crocerossina che risolleverà le sorti dei soldati... (ah, il gelatino era questo, ovviamente).
Come ogni girlie afternoon che si rispetti il tacco dodici non può poi non condurti automaticamente verso le vetrine più scintillanti e solo una erculea convinzione può trattenere la ragazza di campagna dal lasciare un obolo in ogni singolo negozio si incontri tra il Duomo e Piazza San Babila. I vetrinisti queste cose le sanno, e le sfruttano. Per non cadere nella morsa dell'acquisto compulsivo l'unica maniera è imitare la vostra cantante auto-esiliata: non avere un tolino in tasca e fare di H&M, Zara e Rinascente i vostri Tiffany per una serena (insomma...), tranquilla (un'ulcera dall'invidia...) colazione pomeridiana.
8 commenti:
ciccia ma non ho capito... hai fatto la comparsa in un film? chi era il regista? ma soprattutto... il calippo??? ma dai... che scontata! pensavo che neanche li facessero più!
vabbè, dopo aver letto il tuo post esco da qui e me ne vado a far una passeggiata a sempione.
ciao ciao :)
eh sì, è proprio vero: quando scrivi così, cara laMina, ti senti tanto Carrie,a spasso per NY... secondo me dovresti tornare al tuo vecchio nickname!
Ed io sarò la tua Miranda! :-)
PS: ah, che ricordi col Calippo! io lo estraevo dalla custodia e lo reinfilavo al contrario, per prenderlo prima dalla parte stretta... :-p
Cip Cip Cip
@laDave: per ora ancora niente film, solo licenze poetico-bloggarole
@laO: prenditi la crema solare, oggi c'erano 31 gradi, o entri da H&M o rischi l'insolazione!
@laNicole: infilarlo al contrario...non continuerai a farlo anche adesso, vero?? col calippo, ovviamente..
@laHeather: Ciop Ciop Ciop
@Tutte: avete notato nella vetrina di H&M la collezione Kylie?!? Ma è la catena più gay del pianeta! L'altra foto è invece una delle tante vetrine leopardate D&G della Rinascente, e l'ombra tra i leopardi è ovviamente quella della vostra inviata!
La vetrina gaia con Kylie da H&M è visibile anche in quel di Oriocenter... gigantografia della nana australiana tutta in bleu e turchese, abitini succinti in vetrina (tutti della 36... la mia taglia!)... molto carina... ma io preferisco sempre ZARA...
preparatevi per il PINK CARPET di sabato sera... io sarò tutta in Zara!!!
Dall'hair stylist ci sono già stata (se aspettavo la Heather...), per il trucco ho appuntamento sabato nel pomeriggio e vestiti e scarpe sono già pronti nella stanza degli armadi!!!
Se è per quello anche di vacche più o meno fucsia ce n'è un campionario all'Oriocenter, uahuahuah!
@laHeather: ho capito adesso il "cip cip cip", uccellone mio ^ç^
Le vacche ci sono dappertutto, e voi in svizzera ne siete pieni, vero?!?
bacio bacio bacio...
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