Profumi e balocchi

Nonostante nel mio armadio facciano ancora capolino i costumi e i parei (pareii?), girando l'Italia è difficile non accorgersi, mie care, che ormai... è Natale!
Nonostante manchi ben più di un mese, sia a Salerno che a Torino le vie sono illuminate con splendidi giochi di luminarie che se poco hanno a che vedere con le classiche lucine natalizie da esse sono comunque derivate.
E Natale significa ritrovarsi con parenti ed amici, sentirsi più buoni, rimpinzarsi di panettone e frutta secca, riascoltare l'ormai liso cd di Mariah e truccarsi per la messa di mezzanotte.
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Ok, siamo girls, a chi la raccontiamo??? Natale è il periodo più frenetico dell'anno (dopo i saldi, ovviamente), quello in cui il nostro tonico corpo deve rispondere a prove di resistenza - maratona dei centri commerciali, triathlon del centro storico - nonchè di forza - sollevamento di sacchetti e bilanciamento di profumi e vestiti negli stessi. Per fortuna le lezioni di fitness de laKidman ci aiutano nell'impresa.
Senza dubbio ne usciamo vincenti e rinvigorite, nella rincorsa ai regali non abbiamo concorrenti, io personalmente poi sono campionessa pure di autoregali, ma su questo si apre un altro mondo.
Nel caso però non poteste soddisfare i vostri cari con profumi, sciarpe, maglie, trucchi ed altro, ossia nel caso vi trovaste nella nefasta condizione di dover comprare un regalo per uno di quegli esseri più bassi della media, che si esprimono con ultrasuoni, sì insomma uno di quelli che chiamano "bambini", la vostra Mina vagante è qui per darvi una mano.

Primo principio: i bambini non hanno sesso, lo si capisce chiaramente misurando i decibel delle loro esternazioni.
Secondo principio: i bambini non sono mai soddisfatti dei regali. Questo non significa che vi troviate di fronte a una battaglia persa in partenza, ma sappiate che se il vostro pacco non finirà scaraventato a terra dopo lo spacchettamento sarà già un successo.
Terzo principio: una bambola è senza tempo. E voi lo sapete bene, ammettetelo...

Per dare però una sferzata di originalità al regalo bisogna dire basta a Barbie, puttan-Barbie (anche chiamate Bratz), Fatine e puttan-Fatine (anche chiamate Winx). La soluzione ci arriva da Chicco.
Una bambolottina che, stando alla confezione, "piange, ride, fa i primi versetti e ha il singhiozzo". Oltre al fatto che basterebbe che si svegliasse di notte strillando e col pannolino pieno per essere la perfetta riproduzione di un incubo... credo che abbiano dimenticato la sua nota più caratterizzante. Il suo nome non può che far pensare all'attività del suo nasino.
Presentandola insieme a una confezione di kleenex non potreste aver scovato regalo più bello.
Complimenti a voi per la scelta.
Complimenti agli esperti di naming della Chicco.
... e buon Natale anticipato a tutte... nella speranza l'anno prossimo di poter trovare una "Mocciola" o una "Flatula" sugli scaffali...