sabato 12 luglio 2008

Desperate Housegirl

Ho sempre creduto che il personaggio del famoso telefilm più vicino ai miei canoni sia Susan Mayer: lei è la pasticciona, eternamente indecisa e incapace.

In realtà, dentro di me, regna una vera e propria Bree Hodge (oppure Mason, già Van De Kamp); ammiro quella coscienza piegata al solo dogma dell'apparire: una buona moglie, una buona madre, una buona cuoca, una buona repubblicana, una buona fedele cristiana. Senza esserlo.

Sono le 3.50 del mattino dell'altra notte, il mio sonno leggero viene disturbato da un boato: resto nella fase dormiveglia ancora per qualche minuto, poi il rumore molesto proveniente dalla piazza sottostante mi forza a spostare la mascherina col pizzo e ad aprire gli occhi, la luce della radiosveglia proiettata sul soffitto mi conferma che tutto quel casino era insolito. Mi precipito verso le persiane e intravedo un cumulo di ferraglia e assi di legno in mezzo alla strada: apro le imposte e una scena surreale mi fa rimanere a bocca aperta (sempre educatamente, metto una mano davanti alla bocca).

Le impalcature montate davanti alla casa in ristrutturazione a fianco della mia erano completamente crollate, purtroppo sotto le macerie c'era un furgone che tentava invano di sbrogliarsi. Buon segno, la cella era rimasta intatta e l'autista, sicuramente scosso, doveva essere sano.

Che faccio? Scendo a sincerarmi del suo stato? Chiamo i carabinieri? L'ambulanza? I pompieri? Aiuto, pompieeere! Mi muovo annaspando nel buio della mia stanza alla ricerca del cellulare, quando sento l'arrivo di un'automobile. E' di un vigilante notturno, egli mentre scende dall'abitacolo ha già il cellulare in mano per chiamare i soccorsi. Il temerario, correndo il rischio di prendere in testa qualche pezzo, si avvicina all'abitacolo dell'autista cocciuto che continua nel vano tentativo di uscire da quel groviglio: desiste su consiglio del vigilante e scende dall'abitacolo. Assisto allo scambio di battute tra i due e immediatamente mi accorgo che il malcapitato era ubriaco fradicio. No no, così non si fa, non è da buona guidatrice mettersi al volante in quello stato: il mio occhio investigatore cade sulle barre delle impalcature più in basso e le vedo piegate, sul marciapiede i secchi esposti per la raccolta del vetro erano stati completamente rovesciati.

Lo sciagurato (ex-malcapitato), proveniente da chissà quale direzione (Milano? Monza?), a tutto gas si era schiantato travolgendo tutto ciò che era nella sua direzione. La piazza era completamente bloccata dalle macerie, e a sole tre ore dal traffico impazzito mattutino tutto volgeva al peggio. I due discutono animatamente, l'accento dell'autista mi fa intuire che è straniero; ad un tratto il vigilante, forse abusando del proprio potere, pretende i documenti, l'ubriaco comincia a mettere le mani addosso al polnotte: i due vanno finiscono in terra, ad un paio di metri dalle pericolanti impalcature.

Io mi agito. Che faccio? Chiamo rinforzi? Poi mi accorgo che il vigilante si rialza, riprende il telefono e sollecita l'arrivo delle forze dell'ordine con in mano un documento, forse una patente. Lo screanzato, stremato dall'agitazione e dall'alcool, si rialza a fatica urlando "tu non puoi far niente, sono una persona sccccivile, capito?" contro quell'uomo coraggioso; barcollando si allontana dal furgone, fa un giro completo attorno alle impalcature allontanandosi dal polnotte distratto e al telefono, e si nasconde rispetto al mio campo visuale.
Il problema è che non capisco dove si stia dirigendo: sta entrando nel mio cortile o prosegue sul marciapiede verso il centro storico? Il dubbio mi assale, non so che fare, se esco di casa corro il rischio di prendere qualche mazzata in testa da un ubriaco impazzito in preda al delirio post incidente, se sto lì impalata non faccio il mio dovere da cittadina. Nel frattempo arrivano i carabinieri, poi i vigili del fuoco, mentre le prime luci dell'alba cominciano cominciano a farsi vedere.

Dopo un nervoso su e giù dal letto in attesa di una decisione, mi alzo definitivamente. Ok, scendo.
Mi avvicino all'ingresso del salotto e ripercorro tutte le scene di telefilm/film polizieschi, spalanco prepotentemente la porta senza affacciarmi: spio fuori. Pfiù, pericolo scampato, nessuno all'orizzonte, il guidatore era fuggito senza nascondersi nel cortile angusto. Scendo le scale velocemente e mi precipito in strada con la mia vestaglia bianca in raso e ciabattine col pelo. Sconvolgente, nessun abitante della piazza era sceso, forse un po' imparito dalle pieghe della vicenda era rimasto dietro le persiane a godersi "lo spettacolo". Esco dal cortile, do' una occhiata ai vigili del fuoco già all'opera (uhm...scarsi) e vado alla ricerca di un carabiniere: ce ne sono diversi, nessuno era degno di nota, e così richiamo l'attenzione del più vicino per fare un resoconto della vicenda. Il gentile carabiniere mi ringrazia, ma dice di essere già al corrente dell'accaduto e non ha bisogno di ulteriori delucidazioni.
Torno nei miei appartamenti, mentre con la gru dell'impresa costruttrice gli operai cominciano a sollevare delicatamente le impalcature crollate, in modo tale da estrarre il furgone. Non ho più sonno, non passano dieci minuti che, mossa dalla curiosità e dall'agitazione, mi rialzo. La luce del giorno ha già riempito la piazza, così decido di scendere a far colazione nonostante siano le 5 del mattino e manchino più di tre ore al mio solito appuntamento lavorativo. Secondo voi cosa ho fatto? Semplice, quello che avrebbe fatto Bree nei miei panni.

Con indosso un paio di guanti in gomma, comincio a pulire casa come se niente fosse successo.
Ecco perché, nonostante non sia repubblicana-religiosa-madre-moglie-cuoca, ho un dogma: Rio Casa Mia.

Ah, dimenticavo, così come nel mio reale paese, anche a Wisteria Lane si mettono le mani addosso. Già.


6 commenti:

laBridget ha detto...

Oh tesoro, deve essere stato scioccante! Tanto quanto quello che succede nella quarta serie di DH (che per inciso, ho già completamente scaricato e visto!!! Te la passo?!?!? Sapessi la povera Bree...)

Da brava cittadina quale sei non dubitavo del fatto che avresti alla fine fatto il tuo dovere di raccontare tutto alle forze dell'ordine... ma gli hai almeno portato un termos di caffè e dei biscotti al cioccolato fatti con le tue manine?!?!?

Per quanto riguarda la somiglianza con una delle DH di Wysteria Lane, bhè... ho sempre creduto di essere anch'io una Bree... ma alla fine mi sono accorta che Gaby è quella che più mi assomiglia... sarà perchè è la più figa e la più giovane?!?!? Eheheheheheh....

laBridget ha detto...

Giusto per vedere quanto siamo zoccoline...

http://www.youtube.com/watch?v=kN4A4EusPtQ&feature=related

laMina ha detto...

Io avrei fatto il mio dovere di cittadino: mi sarei infilato i tappi e mandato a stendere lo sciagurato per avermi svegliato. Soprattutto per l'assenza di carabinieri e vigili degni di nota!

laKidman ha detto...

Hai il sonno leggero mia cara!
Da me anni fa era esploso un negozio a 100 metri, e ricordo vagamente solo il trambusto dei familiari in casa...
:-)

Tuttologist ha detto...

alla proclamazione del tuo dogma confesso di essermi commosso... ora mi sento compreso!!!
il mio dogma però segue canoni più estetici: MASTRO LINDO!!!

laHeather ha detto...

@laBridget: Nonostante mi senta Bree, sono in grado di fare una sola cosa alla volta tra la pulizia e fare dei biscotti al cioccolato! Tu mi dirai...ma non bisogna mai farsi trovare impreparati! Hai ragione :o(

@laMina: ma chi chiamo per stendere lo sciagurato? Il padre di Mike? O qualche conoscente di Carlos?

@laKidman: Oddio...non avrai bisogno di un otorino? Aiuuuuto dottore!

@LaKit: ti piacciono gli orsi? :o) Scherzo neh cara...spero di rivederti presto!